domenica 26 dicembre 2010

Cinema: la TOP 10 2010, secondo me!

E' di nuovo tempo di liste (ammettiamolo, compilarle è molto divertente...): ecco la mia Top 10 2010, se li avete persi cercateli, se li avete visti riguardateli, se non ve ne importa niente è probabilmente perché avete di meglio da fare lontano dalla tv, bravi, l'aria fresca fa bene! L'importante, per i due lettori che arriveranno a questo link, è commentare, litigare, mandarmi a fanculo, proporre scalette alternative.

1) The Social Network. Solo il buon vecchio David Fincher poteva fare un film su Facebook che fosse contemporaneamente un thriller statico, un'incantesimo per gli occhi e il più struggente inno contro la solitudine reale imposta dai dialoghi virtuali dei social network. Siamo in zona capolavoro. L'ultima sequenza spezza il cuore, dovrebbe far riflettere sull'intera scala di valori di questa orrida modernità

2) Inception. Il film più affascinante di Nolan: una sfida per la nostra attenzione (4 livelli di sogni inglobati a Matrioska? QUATTRO !?!) sempre più logorata da pubblicità e you tube. Uno stimolo per la fantasia, uccisa da Transformer's & Co. La dimostrazione lampante che si può ancora fare grande cinema d'intrattenimento in modo intelligente. Gli si può anche perdonare di aver rubato la trama a Dreamscape. Non fosse per la parte tra nevi e fortezze, troppo 007 (o meglio: troppo Call of Duty 4: Modern Warfare) l'avrei messo al primo posto.

3) Il profeta. I francesi ce lo mettono per l'ennesima volta in quel posto confezionando il più bel film carcerario della decade, forse uno dei migliori della storia del cinema. Brutale, realistico, appassionante. Un cinema giovane, multietnico, scalciante, che prende dritto alle viscere. E noi stiamo a guardare, litigando per Vallanzasca... ma per piacere...

4) L'uomo che verrà. Ma ecco che "un volgo disperso repente si desta, intende l'orecchio, solleva la testa" e l'Italia ci da un segno di vita, isolato ma entusiasmante: il film di Diritti è splendido, commuovente, accorato, equilibrato. Dovevamo mandarlo agli Oscar e invece abbiamo spedito al massacrato un Virzì lagnoso (quando era suo turno, col brillante Tutta la vita davanti, abbiamo preferito Gomorra...).

5) Restrepo. La guerra, quella vera, in un documentario che ci porta dietro agli occhi scioccati dei soldati americani rimasti per più di un anno sotto al fuoco dei Talebani in un luogo e in una guerra che nessuno  capisce.

6) Winter's Bone. In Italia non è ancora uscito ma non perdete questo dramma/thriller che ci porta nell'america più povera, dimenticata e minacciosa. Perfetto nei volti, negli accenti, nel ritratto di un'umanità ridotta all'essenza animale: sembra The Road, ma non è post-apocalittico. Mette i brividi.

7) Harry Brown. Michael Caine diventa giustiziere della notte nel film più cupo, violento e reazionario dell'anno. Moralmente riprovevole ma inchioda alla sedia. La sequenza nell'appartamento dello spacciatore è tra le più tese dell'anno.

8) Four Lions. Si può ridere del terrorismo islamico? Eccome, ma con l'amaro in bocca. Geniale, dissacrante, coraggioso. Una tragicommedia sull'idiozia del terrorismo e dell'antiterrorismo. 

9) Salt. Meglio di The Expendables. Meglio di The losers. Il film d'azione dell'anno. Angelina kicks ass!!!!

10) Fish Tank. Dopo This is England l'inghilterra ci regala un altro impietoso ritratto della sua gioventù alla deriva. Lacrime e sangue. Da vedere solo quando ci si sente molto forti, altrimenti ha effetti devastanti.

Da segnalare: Daybreakers, Frozen, L'uomo nell'ombra, La città verrà distrutta all'alba, Green Zone, Dragon Trainer, Kick-Ass, MacGruber, Get Him to the Greek, Rec2, Scott Pilgrim vs the World.

2 commenti:

  1. Ciao Adamo, gran bella lista! Son d'accordo con la tua prima posizione: il film di fincher è un ritratto sociale della new generation con tanti di quegli elementi e implicazioni da farci più di una tesi. Siamo quasi a livello di pietra miliare. Se stilassi una mia personale classifica però al primo posto metterei Black Swan di Aronofsky. Ultimamente c'ho un po' la fissa per 'sto regista: da requiem for a dream non fa altro che migliorare. Black Swan è una di quelle storie che vorrei raccontare io: c'è la mostruosità della psiche, l'ossessione, la deviazione, la bravura registica. Io amo cronemberg e secondo me Aronofsky è un cronemberg leggermente più mainstream ma più di classe.

    Per Inception ti invito a leggere la mia recensione: l'ho trovato un film perfetto e ben costruito ma stranamente TROPPO ben costruito...è un film che parla d'inconscio senza inconscio. Tutto è mostrato (perfettamente) e spiegato...non ci sono aloni o sfumature. Ecco, io avrei preferito qualche analisi dei personaggi in più e meno pallottole, come d'altronde tu convieni per quanto riguarda la videoludica parte finale. Più Lynch insomma e meno Bay.

    Giusto per Salt, ho trovato Expendables divertente ma nulla più. E poi con degli attori così...il sogno di ogni fan di action movie...si doveva fare qualcosa si più. Quando ho sentito parlare di Expendables mi immaginavo già Stallone e Shwarzy con in mano un minigun contro orde di nemici mentre Bruce Willis saltava da un palazzo all'altro in cannotta e a piedi nudi. Si è risolto tutto in un autocompiaciuto gioco di camei. Ma il cameo dalle mie parti è una marca di dolci preconfezionati.

    D'accordo anche per L'uomo che verrà, io ci aggiungerei anche L'uomo nero di Rubini ma il pacco (di Natale) rimane che due o tre film di qualità in un anno non rendono giustizia ad una nazione che ha contribuito a rendere grande l'arte cinematografica. Polemica trita ma...è sempre il caso di ribadirla.

    Quest'anno ho gradito molto anche Predators, più che altro per un fattore nostalgico. Dopo le ignobili fetecchie di AvP 1 e 2, un ritorno alla giungla con un aggancio alla continuity di Predator non mi è dispiaciuto. E poi...Brody eroe d'azione? Chi l'avrebbe! Eppure secondo me ha funzionato.

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  2. Quest'anno mi sa che ho visto tutte le pellicole d'animazione e di sicuro la migliore è stata Dragon Trainer, che tu hai segnalato. Anche Toy Story 3 e Megamind non erano male ma DT mi ha proprio conquistato per l'atmosfera, la storia, i personaggi. Un gran bel prodotto, persino non banale, che si prende anche dei rischi, che di questi tempi non è dir poco. Siam sempre nel territorio dei pop-corn movies ma ogni tanto ci sta. Mica si può vedere ogni sera Arca Russa (e meno male!)

    Dei film che hai segnalato nella mia classifica entrerebbe di sicuro Daybreak, finalmente si parla di vampiri in modo originale e dopo quella disfatta della razza umana che è Twilight ci voleva proprio un po' di nuovo in cucina. Kick-ass è un altro dei miei consigli per gli acquisti. Il mio secondo film supereroistico preferito dopo Dark Knight. Kick ass è più tragico che comico ed è per questo che l'ho gradito così tanto. A tratti addirittura pulp. Grande interpretazione dell'attrice bambina e finalmente un Cage che torna a fare qualcosa di decente. Un po' mi mancava. Ah: bello anche Iron man 2. La solita cosa ma dai, è divertente. In ogni caso fuori classifica.

    Altra segnalazione importante è Scott Pilgrim: c'ha i suoi difetti, è vero. Personaggi un po' antipatici (anche se amo le ragazze coi capelli colorati) ma nel complesso un tentativo di far qualcosa di nuovo e un omaggio alla console generation di cui faccio anagraficamente parte.

    Non sono un fan dei film alla Blair witch project ma devo dire che quest'anno oltre a Rec2, Paranormal Activity 1 e 2 non mi hanno lasciato indifferente. Insomma, qualche salto sulla poltroncina me l'hanno fatto fare. E con l'ernia che ho è tutto dire.

    Devo ancora vedere 127 ore di Boyle ma probabilmente se l'avessi visto sarebbe alto in classifica però...ne attendo la visione.

    Mio personale raspberry award per il peggior film, oltre che alla carriera per De Sica e Uwe Boll (ma loro ci campano di cose brutte), va all'Alice di Burton. Da fan dei libri di Carrol non posso che gridare allo scandalo. Bei visual ok ma non ci siamo. Tutto è hollywoodizzato nel peggiore dei modi. Tim non ha proprio capito una cosa di Alice: non è una storia nel vero senso della parola ma un dionisiaco trip lisergico e così dev'essere. Sono d'accordo con i rifacimenti da libri atmosferici e non letterali (shining docet) ma qui si va a deludere tutti solo per far vedere l'ennesimo Johnny Depp che imita le sue migliori interpretazioni senza un minimo di stile. Ko tecnico, insomma. E guarda son sicuro che The last airbender sia peggiore (come d'altronde Devil o, per dire, il seguito di Boondock saint) ma la delusione per Alice è stata veramente tantissima e da certi registi io mi aspetto il massimo...altrimenti che stiano in piscina a bersi Mojito.

    Ti auguro un grande anno di cinema, Adamo! A presto.

    Carlo

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